Una dedica a San Bartolomeo
Nuova chiesa (1550 – 1592)
Nella seconda metà del XVI secolo fu affidato al perito Bartolomeo Bonrizzo l’incarico di ampliare il Monastero con l’ aggiunta di un’ala orientale al chiostro e l’edificazione di una nuova chiesa.
La prosecuzione del lato est del quadrato chiostro, priva di portico, era destinata ad ospitare al piano terra la foresteria con annesso camerone, mentre, al piano superiore, vi era la continuazione del dormitorio.
Il 21 marzo del 1562, durante la festa di San Benedetto, si tenne una suggestiva cerimonia per la posa della prima pietra della nuova chiesa.
Dopo una messa solenne cantata, dalla porta maggiore della vecchia chiesa partì una processione guidata dal Padre Abate, accompagnato dai monaci e da numerosi cittadini, chi si portarono sul sito ove doveva sorgere la nuova chiesa. Questa venne realizzata sul finire del 1565, sotto la direzione di Bartolomeo Faccino , a cui viene anche attribuito il ciclo di affreschi sulle storie della Genesi che decoravano il chiostro .
La costruzione del campanile, progettato dall’architetto ferrarese Andrea Schiatti, fu più complessa e richiese più tempo. I lavori iniziarono contemporaneamente alla chiesa, ma nel 1565 il campanile si era alzato di soli 3 metri da terra. Nei dieci anni successivi si raggiunse la quota di 10 metri, per essere ultimato, con la posa delle campane, solo nell’anno 1592.