la storia

Il Monastero si racconta è appunto, come recita il titolo stesso, un racconto. Il diario di un viaggio ideale attraverso i cinque secoli che separano l’edificazione della chiesetta attigua alla domus umiliata (1255) dal completamento, sia architettonico che decorativo, del complesso monastico (1755). Dunque il racconto di un luogo, di un topos dalle modeste origini fino al raggiungimento del suo massimo splendore, fino al suo apice.

Ad accompagnarci in questo viaggio, talvolta in veste di Virgilio altre in veste di protagonista, è don Alessandro Rossi. Ultimo abate di governo con incarico perpetuo, fu alla guida del Monastero dal 1733 al 1765, anno della sua morte. I molteplici cartulari che don Alessandro ci ha lasciato, unitamente ad altre fonti documentali, ci hanno permesso non solo la ricostruzione degli eventi che vanno a costituire gli episodi di questo racconto ma anche una sorta di fermo immagine, una fotografia, del Monastero così come questo ci si sarebbe presentato alla metà del XVIII secolo, con i suoi spazi interni e le rispettive destinazioni d’uso, gli arredi, le quadrerie, le molteplici attività quotidiane che in esso si svolgevano.

 

Prima di addentrarci in questo racconto è necessario delineare un profilo biografico di don Alessandro Rossi.

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